7803
post-template-default,single,single-post,postid-7803,single-format-standard,cookies-not-set,mkd-core-2.0.2,mikado-core-2.0.2,ajax_fade,page_not_loaded,,onyx-ver-3.3, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,fade_text_scaledown,wpb-js-composer js-comp-ver-6.4.2,vc_responsive

IL NUOVO DECRETO LEGGE ENERGIA

Ieri è stato approvato un nuovo decreto legge recante “Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia“, che, secondo quanto dichiarato dal MASE Ministero dell’Ambiente, prevede l’attivazione di investimenti per valore di oltre 27 miliardi su tre campi di intervento: sostegno alle imprese, promozione e sviluppo delle rinnovabili e sicurezza energetica e decarbonizzazione.


In particolare, tale decreto si propone di operare una riforma delle agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica in modo da adeguare la disciplina nazionale a quella europea in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia. Il decreto, infatti, si propone come obiettivi di accelerare gli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile e di agevolare una semplificazione amministrativa di alcune procedure in materia energetica, al fine di rimuovere gli ostacoli amministrativi e procedurali che possono condizionare negativamente le attività economiche.


Si evidenziano, a tal proposito, le seguenti norme che prevedono:

  • un fondo per Regioni e Province Autonome da 350 milioni l’anno fino al 2032 per misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale a fronte dell’installazione di impianti rinnovabili in aree idonee;
  • una riduzione dei costi delle imprese energivore mediante un sistema di incentivazione a installare impianti a fonti rinnovabili rivolto a circa 3800 imprese a forte consumo di energia elettrica come quelle della chimica, del vetro e del tessile. Queste potranno vedersi anticipare dal GSE gli effetti della realizzazione di questi impianti, garantendo energia rinnovabile ad un prezzo in linea con i costi della tecnologia. L’energia anticipata potrà essere restituita nei successivi 20 anni;
  • nel caso di più istanze concorrenti per la concessione della medesima superficie, gli enti concedenti, ai fini dell’individuazione del concessionario, attribuiscono una preferenza ai progetti di impianti fotovoltaici o eolici volti a soddisfare il bisogno energetico dei soggetti iscritti nell’elenco delle imprese a forte consumo di energia elettrica istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali.

  • Infine, purtroppo, occorre osservare che il decreto non contiene le tanto attese disposizioni normative finalizzate a disciplinare le concessioni idroelettriche e i relativi rinnovi.
    In merito Assoidroelettrica esprime tutto il dispiacere per il fatto che non si sia concretizzato quanto d’intesa in mesi di lavoro.


    L’Associazione, mediante l’Avv. Ambrogio Papa che si ringrazia per l’aggiornamento fornito, è a disposizione di tutti gli associati per fornire tutti i chiarimenti necessari in merito al DL energia.