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LA POLITICA OSTILE ALL’IDROELETTRICO: NON C’È ACQUA MA SI AUMENTANO I CANONI, UNA VERGOGNA!

Come già fatto dal Piemonte, anche la Regione Lombardia, con d.g.r. 12 aprile 2023, n. XII/136, ha disposto l’aumento della componente fissa del canone di concessione per le grandi derivazioni, parametrandolo alla variazione dell’indice ISTAT relativo alla produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica del 2022.


L’aumento è del 133,1%: si passa da € 46,13 dell’anno 2022 a 107,53 per il 2023, per ogni chilowattora di potenza nominale media.


Il provvedimento appare del tutto sproporzionato rispetto alla ratio della normativa di riferimento, tesa al mero adeguamento del canone alla redditività dell’energia.
Non tiene conto, soprattutto, della profonda crisi che il settore idroelettrico ha attraversato nel 2022 a causa della siccità e che sembra, purtroppo, perdurare.


L’Associazione è già intervenuta ad adiuvandum avverso il provvedimento della Regione Piemonte e ritiene quantomai opportuno impugnare il provvedimento dinnanzi al TAR.


L’Associazione ringrazia sentitamente l’Avv. Giovanni Battista Conte per il supporto e l’attività svolta.