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D.L. CARO ENERGIA: ASSOIDROELETTRICA FA DI TUTTO PER SCONGIURARE LA SUA CONVERSIONE IN LEGGE

Da giorni l’Associazione stava lavorando per tutelare gli operatori privati del settore idroelettrico, in particolare quelli di piccola e media dimensione. Il giorno 20 gennaio u.s. il Direttore Taglioli veniva citato in un articolo a pagina 2 de “Il Sole 24 Ore” ove lanciava pubblicamente l’allarme di ciò che stava prospettandosi all’orizzonte.








A prevalere è stata invece l’assurda volontà di inginocchiare coloro i quali hanno creduto nei valori ambientali ed investito nell’energia pulita. Se il D.L. in parola tutela le realtà verticalmente strutturate, capaci di consegnare il loro kWh all’utente finale, pone tutti gli altri nelle condizioni, a circa 58€/MWh, di non poter più garantire la chiusura dei bilanci 2022. Infatti è impensabile che i costi di gestione e manutenzione degli impianti possano essere paragonati a quelli di dieci anni fa. Tra l’altro, gli idroelettrici si sono già sobbarcati in questi anni l’introduzione dei Deflussi Ecologici i cui effetti ricadono su tutta la collettività a fronte di costi economici sostenuti esclusivamente dai produttori in termini di mancata produzione rinnovabile.


Nell’ipotizzare l’eventuale incostituzionalità di tale Decreto Legge, Assoidroelettrica intende coordinarsi con i rappresentanti delle altre fonti rinnovabili colpite – eolico e fotovoltaico – al fine di promuovere la più incisiva azione legale volta a scongiurarne la conversione in legge.