Distretto Idrografico delle Alpi Orientali: aggiornamenti sul ricorso contro la moratoria alla realizzazione di nuovi impianti montani nei piccoli bacini imbriferi
Con provvedimento adottato il 17 dicembre 2015, il Distretto Idrografico delle Alpi Orientali introdusse l’Aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque del relativo distretto idrografico.
Nell’ambito del complesso intervento di disciplina del settore vennero previste anche specifiche disposizioni che riguardano il settore idroelettrico. In particolare, fu introdotto il divieto di nuove derivazioni qualora il bacino sotteso all’opera di presa sia inferiore o uguale a 10 km2: si trattò di una preclusione rilevantissima, alla luce delle caratteristiche della grande maggioranza dei corsi d’acqua soprattutto dell’arco alpino, con l’esito di paralizzare di fatto il settore impedendo nuove iniziative nelle aree montane del nord – est d’Italia.
Inoltre, il 23 dicembre 2015 la Giunta Regionale del Veneto adottò una Delibera che introdusse restrizioni analoghe, seppure leggermente temperate rispetto alle previsioni sovraregionali.
Pur auspicando che un confronto con le Amministrazioni interessate potesse condurre a rivedere gli atti adottati in senso meno penalizzante per l’intero settore dell’idroelettrico, Assoidroelettrica a suo tempo diede incarico all’Avv. Prof. Cesare Mainardis di valutare ogni azione opportuna per far valere l’illegittimità dei due provvedimenti.
L’Avvocato ha poi provveduto a depositare i ricorsi di Assoidroelettrica con i quali questa Associazione ha impugnato nello specifico la Delibera che vieta la realizzazione di nuovi impianti idroelettrici nei bacini imbriferi montani di modeste dimensioni.
Il 17 gennaio u.s. all’esito dell’Udienza di discussione prevista, i ricorsi – già oggetto di riunione – sono stati trattenuti in decisione: i tempi di deposito della Sentenza non sono ad oggi preventivabili, potendo variare da poche settimane a diversi mesi.