Nuovo Decreto FER: nelle prossime ore la Conferenza Stato Regioni
Si è ad un passo dall’imminente parere sul Decreto Rinnovabili in Conferenza Unificata Stato-Regioni, passaggio importante per sensibilizzare le Istituzioni sulle esigenze delle nostre imprese che producono energia pulita dimostrando sempre grande attenzione per l’ambiente.
Assoidroelettrica non si è fermata un istante e ha colto l’occasione per raccogliere gli autorevoli pareri di alcuni esponenti istituzionali presenti al Tavolo dell’Idroelettrico, cui proprio questa Associazione ha dato vita per la prima volta a Roma, il 16 ottobre scorso.
Il “Tavolo dell’Idroelettrico” promosso da Assoidroelettrica, si pone infatti l’obiettivo di creare una sede di dibattito approfondito, corretto e rispettoso delle diverse posizioni in campo. Va dato atto all’iniziativa che Legambiente, FederBim, ANBI, UNCEM, non sono certo istituzioni propense a favorire la speculazione, il liberalismo selvaggio e i “predatori di risorse” e possono legittimamente rivendicare di essere vere voci dei territori che rappresentano. A questo tavolo, cui hanno partecipato anche FINCO e SEV, sono state espresse posizioni diverse ma tutte con grande pragmatismo, con la convinzione comune che un punto d’incontro si possa certamente trovare, nell’interesse comune e del nostro Paese. L’Associazione ha comunque la precisa volontà di rendere il Tavolo uno strumento di confronto permanente capace di elaborare idee e proposte che delineino lo sviluppo futuro dell’idroelettrico in un quadro più generale di corretta gestione del ciclo dell’acqua.
Il testo uscito dal Ministero dello Sviluppo Economico, e che nelle prossime ore sarà al vaglio della Conferenza Unificata Stato-Regioni, è un Decreto che scontenta quasi tutti e che incentiva quasi nessuno. Vorremmo evitare che, proseguendo su questa direzione, anche il 30% di FER diventi un obiettivo che l’Italia non potrà raggiungere.
Per questo sollecitiamo ancora una volta il Governo a considerare la voce autorevole delle rappresentanze che sono intervenute al dibattito e accogliere le nostre richieste.
Gli impianti che rispettano l’ambiente vanno accolti e giustamente incentivati, come quelli le cui concessioni e autorizzazioni rispettano le linee guida per le valutazioni ambientali ex ante delle derivazioni idriche e le linee guida per l’aggiornamento dei metodi di determinazione del deflusso minimo vitale. Per iniziative ex ante si intendono quei progetti che sottendono un tratto d’asta di fiume, attualmente non incentivati dalla bozza di Decreto, ma per i quali l’Associazione sta concentrando buona parte delle sue attività al fine di ottenere la riammissione al beneficio degli incentivi. E’ nell’interesse generale mantenere il contributo apportato dall’energia idroelettrica nella produzione di energia pulita ed anzi bisognerebbe mettere in condizione i produttori di crescere proprio per dare risposta ai cambiamenti climatici.
“L’idroelettrico è una risorsa da portare nel futuro”, come ha affermato Legambiente, nell’intervento al nostro tavolo, “e pertanto non può essere trattata come un problema”.
Con il prezioso aiuto della Dottoressa Cims, sono state raccolte le importanti considerazioni delle rappresentanze succitate, sulla posizione espressa dal ministro Di Maio nel Question Time del 22 novembre in Senato, sul testo del Decreto incentivi per l’Idroelettrico.
Premendo il collegamento sottostante, è possibile prendere visione di questi autorevoli commenti, già inviati a tutti gli esponenti del Governo, del Parlamento e della Conferenza Stato-Regioni.